Questa è una ricetta tipica di Verona : Chessygrin : che solitamente si fa a Natale, infatti è il "papà" del pandoro, il primo a nascere e da cui dopo tanti cambiamenti ed esperimenti è nato poi il dolce classico che conosciamo tutti, ma siccome sono una bastian contrario : Chessygrin : : Chessygrin : : Chessygrin : : Chessygrin : : Chessygrin : io adoro la vecchia versione e la faccio tutti gli anni (troverete quì il Nadalin con lievito di birra
Una premessa: per questo dolce sono partita co i rinfreschi lunedì scorso per poterla cuocere oggi che è sabato
250 g. di lievito madre
550 g. farina 0 macinata a pietra
3 uova
140 g. zucchero
120 g. di burro morbido a temperatura ambiente e tagliato a cubetti
1 cucchiaino di miele
2 cucchiaini di estratto di vaniglia
150 g. latte
120 g. uvetta + 2 cucchiai di marsala (facoltativa)
zucchero a velo q.b.
farina di mandorle q.b.
Sono partita con un rinfresco del lievito madre una volta al giorno per 3 giorni di seguito, poi il 4° giorno ho rinfrescato la pm 3 volte consecutive con una distanza di 5 ore una dall'altra e facendola lievitare nella mia cella di lievitazione dopo ogni rinfresco. Alle 10 della sera, alla fine del 3° rinfresco, ho fatto una biga con 250 g. di pm, 300 g. di farina presa dal peso totale e tutto il latte della dose, impastato bene messo in una ciotola coperta da pellicola e in frigorifero fino al giorno dopo. Verso le 11 del mattino l'ho tolta dal frigo per farla tornare a temperatura ambiente, intanto ho messo nel cestello dalla mdp le uova con la restante farina, lo zucchero, il miele e la vaniglia ed ho fatto partire un qualsiasi programma che impasti subito, appena amalgamato tutti gli ingredienti ho unito la biga e fatto impastare fino ad avere un prodotto completamente omogeneo e solo allora ho iniziato ad unire cubetti di burro poco alla volta facendoli inglobare bene prima di unirne dell'altro. Finito di mettere tutto il burro e quando finalmente era tutto incorporato ho spento la macchina, impostato il programma impasto + lievitazione e fatta partire, al termine le ho fatto rifare nuovamente tutto il programma. Questa seconda volta al suono del beep della macchina ho unito 120 g. di uvetta sultanina messa a macerare fin dal mattino con 2 cucchiai di marsala, ne ho usato veramente poco girando continuamente l'uvetta perchè volevo un'uvetta aromatica ma non bagnata o mi avrebbe alterato l'equilibrio dell'impasto. Terminato il secondo ciclo ho passato tutta la mia pasta in una ciotola imburrata, sigillata bene e messa nel frigorifero fino alla mattina dopo quando l'ho tirata fuori, divisa a metà e metà passata messa subito con un sacchetto alimentare in congelatore (in questo modo non dovrei aver fatto subire stress alla pm visto che il frigo l'aveva già abbattuta di temperatura, ed io me lo cuocerò un'altra volta
Eccolo appena sfornato
Considerato che è un dolce tendenzialmente basso..........guardate come è cresciuto : WohoW : segno di una perfetta lievitazione
Ed ecco l'interno.......una vera nuvola di sofficità : Chef : : Chef : : Chef : : Chef : : Chef :
La soddisfazione più bella l'ho avuta dal marito <<Rosa, ma hai fatto il pandoroooooooooooo, buonoooooooooooooooo>>
Ciao ciao : Love : : Love : : Love : : Love : : Love :
